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Sono Elga Spignoli, artista da sempre appassionata dell'arte in ogni sua forma, soprattutto per tutto ciò che è colore, materia ed elementi di recupero.
Il mio amore per l'arte nasce con la pittura perché scopro che i colori, soprattutto quelli accesi, mi infondono energia. Mi piace plasmarne la loro parte materica su ogni tipo di supporto (tela, juta, legno, plexiglass, cemento…)
Inizio così il mio percorso all'interno del gruppo di pittori Figura Nova attraverso il quale apprendo varie tecniche con il pittore Mario Malfer, con lo scultore e pittore Paolo Schiavocampo e con il pittore Lino Marzulli, e successivamente continuo la mia formazione all'Accademia di Belle Arti di Brera.
Nella mia continua ricerca di altre realtà artistiche mi avvicino a due tecniche giapponesi, il Raku, in grado di esaltare l'armonia delle piccole forme nella loro semplicità e naturalezza, e il Kintsugi, l'arte di riparare quello che si rompe enfatizzandone le cicatrici con metalli preziosi come l'oro.
Ma la mia voglia di dare nuova vita alle cose trasformandole non si ferma, così sperimento tecniche di restauro come l’ossidazione con patina e il Shabby Chic, che mi piace mescolare su uno stesso oggetto per farlo diventare unico e particolare.
Credo nel bello, non allo stereotipo del bello, ma alla bellezza che ci fa stare bene con noi stessi.
Vaso shabby chic, creato dalla forza del mare, ha i colori del mare e del cielo delle isole di un arcipelago. La tecnica shabby con la quale il vaso shabby chic è realizzato, gli conferisce l’ aspetto tipico dell’erosione data della salsedine mista al sole delle isole. Con il vaso shabby chic, il tuo giardino, il tuo terrazzo o un angolo della tua casa, avrà sempre il sapore dell’estate.
Il vaso shabby chic non ha però solo la funzione di un vaso per fiori. Può tranquillamente essere utilizzato per altri scopi, come ad esempio diventare un porta frutta.
Possiamo infatti utilizzarlo come un’anfora. Nell’antichità le anfore venivano usate per trasporatre generi alimentari.
Oggi possiamo recuperarle come oggetto di arredamento in un segno di continuità del passato mettendo l’arte a a servizio dei luoghi che viviamo e degli oggetti che utilizziamo tutti i giorni. Utilizziamo così l